- 1 kg di patate americane di Valliera
- 300 g di mele
- 50 g di latte
- 60 g di uvetta
- 200 g di zucchero
- 10 g di miele del Delta del Po
- 150 g di farina
- 50 g di liquore anice
- 2 uova
- 80 g di fichi secchi
Facilità: 4
Valori nutrizionali per 10 persone
Carboidrati: 68
Proteine: 12
KCal/persona: 366.0
KJoule/persona: 1531.0
Lipidi: 20
Descrizione:
Lessare le patate americane in abbondante acqua, sbucciarle.
Schiacciarle con passaverdura e unire in una terrina gli altri ingredienti: la farina, i pezzi di mela, i fichi, il latte, l’uvetta, lo zucchero, il miele e gli aromi.
Legare l’impasto con le uova, ultimare con il liquore e un po’ di sale.
Preparare uno stampo di 28 cm di diametro, foderare con carta da forno, versare al centro il composto e infornare a calore moderato (170°C) per circa un’ora.
Servire la torta fredda con poco zucchero a velo.
Valutazione Nutrizionale:
Come tutti i dolci non può ottenere una valutazione nutrizionale benevola.
Ma se proprio si deve fare una trasgressione, o se si limita ad essere il dolce domenicale, allora possiamo considerarlo ottimo: un dolce rustico per allietare il palato. Infatti, i carboidrati presenti sono tanti ma la maggior parte sono complessi, i grassi quasi inesistenti e le proteine comunque di buona qualità.
Attenzione però alle calorie: potrebbe seguire un secondo piatto proteico (carne o pesce) ma evitate di accoppiarlo ad un primo!
La patata americana di Valliera può vantare l’esclusiva di essere coltivata con i “buti” originari del 1880 anno in cui il Conte Antonio Donà dalle Rose ne iniziò la coltivazione intensiva nei propri terreni in provincia di Rovigo, a ridosso del fiume Adige. D
opo la cottura, la patata è dolce, estremamente tenera e carnosa, rimane di ottima consistenza, non risulta eccessivamente farinosa e non presenta filamenti.
Il coinvolgente aroma con profumo particolare dovuti agli olii volatili presenti nel prodotto fresco che si sviluppano dopo cottura, arricchiscono la gastronomia di ricordi ricchi di tradizione e di prodotti semplici ma unici.
Add Comment